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Il grano, anzi il frumento, e la Sicilia sono sinonimi, non ci può essere l’uno senza l’altro. Tanta è la compenetrazione che il frumento, nei vari dialetti siciliani, si chiamava e si chiama anche “lavuri”, chiaramente assonante con “lavoro”, forse a sottolineare il fatto che esso era sostentamento, impegno, fatica e … paziente attesa perché <<acqua e suli fa lavuri, suli e ventu fa furmentu>>. Il grano era (ed è) tutto questo, preziosa sintesi dell’opera del contadino e, soprattutto, intervento incontrollabile di eventi naturali e soprannaturali, era uomo, natura e Dio insieme. Da Osiride a Demetra (o Cerere), la madre terra, che diede il suo colore (biondo) alla spiga del grano, fino a Gesù che “spezzò il pane, lo diede ai suo discepoli e disse -prendete questo è il mio corpo ..”. Insomma, il grano è storia e mito. Così gli uomini di ogni epoca hanno voluto narrare il legame tra la loro vita e questo meraviglioso frutto della terra. Cerere nasce qui, in questo disastrato entroterra siciliano, tra l’Etna, gli Erei, i Nebrodi e le Madonne, dove le strade sono rimaste (anzi sono peggiorate) le Regie Trazzere Normanne ancor più che Borboniche. In questo pezzo di Sicilia arretrata (e che non vuole più arretrare), terrazza del Mediterraneo, Demetra vive ancora tutte le sue stagioni con la potenza del suo frutto migliore: il grano appunto.
Nella modernità, che vuole rese sempre maggiori, la Sicilia, il suo grano, Cerere insomma, é discesa agli inferi. I mugnai, gli artigiani mugnai di una volta, che tutto sapevano del grano e della farina sono scomparsi, non esistono più. Si preferisce il grano canadese o quello australiano o altro ancora (lo ha detto anche Oscar Farinetti il padre padrone di Eataly!!), l’importante è che sia proteico (il grano siciliano, soprattutto se biologico, mediamente non lo é) in modo da pastificare o panificare velocemente e produrre di più nell’unità di tempo, si abbassano così i costi fissi ed aumentano i margini di profitto. Il grano, nel suo percorso storico, è oggi diventato puramente e semplicemente merce, valore di scambio senza più “valore d’uso”, che circola nel mercato mondiale in forma anonima, senza differenze. Il grano siciliano, invece, è differente! Perché la terra madre di Sicilia è differente. Qui, Cerere dorme e si risveglia ancora e nonostante tutto. Qui, infatti, le condizioni climatiche (cioè sempre il tempo anche se in senso meteo) così particolari, che fanno il grano senza muffe, a micotossine 0. Questa particolarità ha una importantissima conseguenza: la possibilità di produrre farina integra (non integrale), cioè senza nessun processo di raffinazione e miscelazione, con il mulino a pietra che frantuma il grano senza separare ma contenendo in ogni piccola parte il tutto. In questo modo la farina, oltre alle fibre, mantiene il germe, cioè quel “condensato” (quella forza) della natura da cui si germoglia la nuova spiga così perpetrando l’eterno ciclo di DEMETRA.
Questa “consapevolezza” culturale è diventata per noi “pratica produttiva” che ha dato vita ai prodotti Dìaita da farina INTEGRA con germe di grano. Perché Dìaita? Dìaita è un termine greco che non significa DIETA ma STILE di VITA. Si, perché scegliere di mangiare questi prodotti naturali, non raffinati, con dentro il germe, principio di vita, non significa semplicemente cibarsi ma scegliere di vivere rispettando, come dice Papa Francesco, il “creato” e noi stessi. Per questo abbiamo voluto denominare così i nostri prodotti: dal cibo dipende la qualità della nostra vita, la nostra salute e le nostre malattie, e perciò le nostre scelte sul cibo non possono che essere la proiezione del nostro modo di concepire la vita.
La farina viene prodotta con la molitura a pietra, a bassa temperatura, del grano duro siciliano. Questo tipo di molitura è possibile solo con il grano duro siciliano perchè privo di micotossine (muffe estremamente dannose per l'uomo, bambini e anziani). Con questa molitura non avviene nessuna raffinazione nella trasformazione del grano in farina, che perciò mantiene tutte intere le sue proprietà nutrizionali presenti naturalmente nel grano.
La farina Dìaita Integra grazie alla presenza del “ germe” di grano duro siciliano è un prodotto “vivo” e come tale se non ben conservato attrae la c.d. “farfallina” ma, come dice il prof. Franco Berrino << nessuna farfallina sarebbe così stupida da andare a mettere le sue uova nella farina 00>>, un prodotto privo delle sostanze migliori del grano e, soprattutto, privo del suo principio di vita, il germe appunto.
La Farina Dìaita è indicata per l’impasto di pane, biscotti da credenza, pasta fresca, pizza e persino dolci. È utile:
- a chi pratica sport o, comunque per tutti coloro che vogliono mantenere un benessere fisico;
- a chi presenta livelli elevati di colesterolo, trigliceridi e glucosio nel sangue;
- a chi soffre di stipsi;
- a chi soffre di ipertensione;
- a chi segue una dieta povera di sodio.
Inoltre, protegge dal cancro al colon e dalle malattie cardiovascolari, protegge dall'invecchiamento cellulare ed è un ottimo integratore naturale.
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La nostra pasta integra "Dìaita" (Stile di vita) è ottenuta dalla farina prodotta con la molitura a pietra del grano duro siciliano. Come si è detto questo tipo di molitura è possibile solo con il grano duro siciliano perchè privo, generalmente, di micotossine (muffe estremamente dannose per l'uomo, bambini e anziani). Con questa molitura non avviene nessuna raffinazione nella trasformazione del grano in farina, che perciò mantiene tutte intere le sue proprietà nutrizionali presenti naturalmente nel grano.
Dalle analisi organolettiche - nutrizionali effettuate sulla nostra pasta risulta che essa è “un equilibratore naturale del metabolismo energetico” ed inoltre è ad alto contenuto di fibre, vitamine B1, B12, e PP., fonte di vitamine B6 e ferro.
La pasta Dìaita, come la farina e i suoi prodotti da forno, è indicata per:
- chi pratica sport o, comunque per tutti coloro che vogliono mantenere un benessere fisico;
- chi presenta livelli elevati di colesterolo, trigliceridi e glucosio nel sangue;
- chi soffre di stipsi;
- chi soffre di ipertensione;
- chi segue una dieta povera di sodio.
Inoltre, protegge dal cancro al colon e dalle malattie cardiovascolari, protegge dall'invecchiamento cellulare ed è un ottimo integratore naturale.Le varietà del grano moderno che lavoriamo sono quelle ottenute attraverso “incroci” varietali di tipo meccanico e non derivati dal CRESO ottenuto per irradiazione. Il grano proviene da aziende agricole certificate e, comunque, viene regolarmente sottoposto a verifiche periodiche a campione
Farina Integra bio con germe da grano, varietà antiche, proviene da aziende agricole certificate in bio, che producono grani antichi siciliani. Il Gruppo Agroalimentare Italiano utilizza soprattutto tre tipologie di grani antichi la Timilia, il Russello o, altrimenti detto “Priziusa”, e il Margherito (si vedano le schede tratte dal De Cillis) e verifica sul campo l’effettività dei semi dichiarati con controllo a campione da parte dei laboratori specializzati. Dei “grani antichi” ci si approvvigiona esclusivamente dalle aziende che fanno parte del contratto di rete denominato “Coorte del benEEssere Val Demone” in modo da avere un rigoroso controllo della filiera. Il processo produttivo ricalca esattamente quello descritto per la farina di grano moderno. La particolarità di questa farina da grani antichi consiste nel fatto che il “glutine” è, per la sua forma e consistenza, ad alta digeribilità e perciò i suoi prodotti possono essere consumati anche dagli intolleranti. Anche questa farina è fonte di fibre, calcio, ferro e vitamine del gruppo B, soprattutto la B12 che può coprire il 50% del fabbisogno giornaliero di una persona adulta.